Ah, beh… Allora…

La mamma è abbigliata all’ultimo grido. Si osserva la french manicure rosa con nonchalance (la mia, bianca e casalinga – manicure, non mamma – però giuro che l’ho fatta con lo smalto e non con il bianchetto). La figlia con la coda di cavallo senza un capello fuori posto, lo zaino in spalla, le scarpette firmate, sta in silenzio e composta lì vicino. Alle otto e venti, al primo suono della prima campanella, sono già davanti al portone ed iniziano a salire impettite la scala. Tutte e due con lo sguardo un metro sopra le teste di tutti.

In classe, lei è in prima fila, già seduta, già zitta, già con il quaderno aperto sul banco. (Già mi sta antipatica.)

 Mio figlio la indica: è lei, lei la mia Boba.

(Nooooo… una snob no, mi dico chiedendomi se per caso instillato in me non ci sia già il gene malefico della suocera).

Esco e parlo della fidanzatina di mio figlio con le mamme dei suoi amici del cuore.

"Eh, il suo papà lavora negli asfalti"

Ah, beh, allooooraaaa! Niente a che vedere con noi che la mattina ci mettiamo ‘nu jeans e ‘na maglietta, eh!

Ed io, che ho sempre evitato di dire che lavoro nelle auto (non dentro! E neanche intorno, gente di malafede! Diciamo nel ramo!)

La canzone è adeguata – grandissimo Vasco, quello degli esordi, straripante ironia e ferocia:

Ti senti molto sicura tu
si vede da come cammini
ti muovi bene
mi piace sai
quel modo di fare che hai
Dimmi che cosa prendi
quando ti svegli
dimmi che tipo di pillole mangi
dimmi che cosa
che cosa ti dà
quell’inaccessibilità

Dimmi ti prego cosa vedi nei sogni
dimmi che tipo di dieta fai
se metti zucchero nel caffè
o se lo bevi così amaro com’è
Dimmi se hai letto molti libri
dimmi quando fai l’amore
fingi…
dimmi che cosa che cosa ti fai
non dirmi che non ti droghi mai
dai

29.09.2006