Gap generazionale

Probabilmente avrei dovuto attenermi a ciò che si conviene per una trentaseienne con lavoro, famiglia, casa: fare la mamma, dare buoni consigli, sfornare una torta, disinfettare qualche ginocchio sbucciato, fare il tifo alle partite dei pulcini, mettere i piatti in lavastoviglie.

Non so perchè mi sia uscito di mettermi a mandar sms a mio nipote, diciottenne da meno di un mese, in vacanza "premio" per la prima volta da solo al mare con il fratello. Forse sentivo la sua esperienza vicina: mi ricordo ancora bene la vacanza passata in Liguria con Monica, sole per due settimane a casa dei miei, la notte passata in giro e il giorno speso a dormire. Il primo fidanzato, le corse sulla sua moto fino alla collina per guardare il mare di notte (la caviglia abbrustolita contro la marmitta, sempre zitta per la vergogna). Le sigarette spente dentro la birra, le partite a biliardo, una prima volta lasciata a metà tra un desiderio e un ripensamento.

smsProbabilmente è per questo, e per la nostalgia di un’innocenza mai recuperata, un’incoscienza al contrario mai svanita, per tanti inenarrabili motivi, non ultimo dei quali il guardarmi allo specchio e sentirmi improvvisamente troppo vecchia, osservando quel taglio di capelli che è cambiato da "corto indifferenza" a "corto madama" senza che me ne avvedessi. Per questi motivi forse ho cercato un dialogo paradossalmente "da pari".

Ho capito presto che quel ruolo non mi sarebbe più calzato. Tempo di leggere un "bella zia, mi manka la mafia albese!" e rimaner perplessa senza sapere cosa rispondere. Ho deciso allora di chiudere in un cassetto i vent’anni volati in un soffio, e ho ceduto il passo di "consigliera" alla cugina ferrarese, "quella separata", quella a cui puoi mandare anche un sms nel cuore della notte chiedendo aiuto per problemi di cuore e scazzottate tra amici, perché sai che verrai compreso al volo. Mal che vada, poi, a casa c’è zia che disinfetta e incerotta.

 

O.s.t.: una canzone di quelle che "non cresci mai"…

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7 commenti su “Gap generazionale

  1. Uhm… allora è grave per una …enne come la sottoscritta non attenersi. Però le torte le sforno, eh, e i miei nipoti tra i venti e i trent’anni invidiano il contenuto dei miei iPod. Sono una frana nei buoni consigli, è vero, e qualche volta i miei figli mi fanno notare che non mi vesto come le mamme dei loro amici. Il massimo apprezzamento è stato in questi ultimi giorni da parte del mio maschietto di casa (sei anni) che finalmente mi ha riconosciuto nel ruolo cui dovrei attenermi solo perché avevo addosso un vestitino a fiori invece che un paio di pantaloni. Valli a capire ‘sti figli cavernicoli. :-/

  2. Già. Non è facile intendersi con i giovanissimi. Meno ancora con i coetanei. Io ho cinquantanove anni e vedo i miei amici e conoscenti coevi invecchiare male. E allora? Ascolto, imparo, mando SMS a mia figlia ventenne e alla mia complice sempre più giovane, commenti a post vitali, tengo un blog-rivista e invecchio con allegria.

  3. Qualcuno, non ricordo bene chi (bum) diceva che abbiamo tante maschere, almeno quante le diverse percezioni che le persone hanno di noi..

    Io non saprei portarlo, un vestito a fiori 🙂 (in compenso il mio setteenne mi dice sempre “sei bella come sei”)

  4. troppo cisti agnès!

    Non ho mai parlato così, nemanco per sms… sono un ggggiovane nato vecchio!

    anecòico [CattivaMaestra]

  5. I miei nipotini hanno rispettivamente due e quattro anni, penso con sgomento a quando saranno maggiorenni ed io un vecchio rimbambito con l’Alzheimer…

    Un tempo, però, il gap generazionale (tra genitori e figli, zii e nipoti) era più marcato. Le differenze appaiono oggi, sì, evidenti, ma non così abissali.

    Ciao Agnès.

  6. anonimo il said:

    può capitare un po’ prima o un pò dopo ma il periodo in cui si anno figli da accudire, da accompagnare in piscina con i compagnetti o da ricevere in casa nei pomeriggi dopo la scuola sono quelli che io ricordo con nostalgia. E importante goderseli, non farsi schiacciare dai mille impegni e cercare di mantenere anche un buona immagine. perchè i figli ci tengono e se ne sentono orgogliosi!….Resterà una pietra migliare tra i ricordi della vita. Io non ho troppi anni ma mio figlio è già grande, perchè è nato piuttosto presto. Ho goduto quel periodo si e no perchè abbinato ad un matrimonio, diciamo così, mal riuscito ….. ed è un rimpianto.

    Non so se fare la nonna, quando e se sarà, mi potrà ricompensare.

    Letizia Daolio

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