Concerto

Una volta ti avrei chiamato, allontanandomi di pochi passi dal prato, oppure agganciando il cantante al bar nel dopoconcerto. Ti avrei chiamato e ti avrei fatto sentire le parole di qualche canzone che per qualche momentanea scelta sarebbe stata nostra, senza preoccuparci del dolore che tutti gi ascolti in ere, mondi, vite successive ci avrebbero poi creato.

Una volta.

Una volta avrei saltato e ballato, cantato conoscendo a memoria tutte le parole, mi sarei schiacciata sottopalco su una transenna stringendo forte nei pugni la mia convinzione che la musica può tutto. Mi sarei appropriata dei versi, te li avrei cantati attraverso un microfono, un telefono, avrei forse stonato, avrei cantato a squarciagola nell’auto tornando a casa, guardando la luna, grande e bassa, così gialla e tutte e volte così maledettamente presente, una volta come ora.

Come ora.

Come ora che ascolto i Tiromancino di sbieco accanto al palco, siamo quattro gatti in questo parco e mi rendo conto che riesco a contare le rughe intorno agli occhi del cantante. Ora che non ho voglia di ballare, non posso cantare perchè ho scordato le parole, non ho più voglia di lottare per la libertà o per i sogni, e me ne sto qui in piedi nei miei jeans e nelle mie scarpe da ginnastica, con una sigaretta triste in mano, e infine arriva l’unica canzone che conosco dal principio alla fine e che continua ostinatamente a ricordarmi di te.

Ora potrei prendere il cellulare e farti questo inutile regalo di compleanno, ma tu non ci hai mai creduto, in noi, e anche io scopro di non crederci più, alla limpida trasmissione dei pensieri, alla convinzione che in un attimo qualunque cosa pensassimo in due poteva succedere.  Ho smesso di congelare la mia vita nell’attesa di una decisione che non arriva, aspettami, oppure dimenticami, certi cocci non si ricompongono più. Così finisco per ascoltare quelle parole, arrabbiandomi perchè nonostante non le voglia sentire più mie, ancora mi feriscono.

Crolla la fortezza del mio debole per te.

Non capisco perché non riesca a scordare il tuo compleanno…. e tu, ieri mi hai letto, oggi non lo farai più. Ci rivediamo presto, fra almeno altri cinque anni…. 

(e come sempre sei un’emozione fortissima)… 

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2 commenti su “Concerto

  1. incredibile coincidenza, dopo anni ho riascoltato quella canzone proprio ieri sera!

    🙂

    ma io non ho ricordi che gli sono legati.

    (per fortuna?)

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