Te lo ricordi….
Il rumore di un silenzio, il ticchettio di ogni lunghissimo secondo che passa nell’attesa che si compia?
Le vedi..
Le briciole, a terra, che ti ricordano l’insieme di un pasto consumato soltanto con il desiderio?
Ripensi ancora al tonfo delle ginocchia che toccano il pavimento, e il freddo che pervade i palmi?
Forse senti il suono dolce di un carillon, lo stesso che hai rivisto in vetrina a Torino quando passeggiavi, quella Boite de Musique dal prezzo improponibile, nella serie speciale dedicata a Beethoven?
Il cassettino dei rulli intercambiabili spalancato e scintillante sotto il potente proiettore della gioielleria. Ricordi?
Confondi la memoria della prima volta che hai ascoltato Per Elisa, avevi le calze bianche fino alle ginocchia, ti trovavi in una scuola che ora non esiste più, dalla finestra vedevi un glicine ed una fontana?
E quando il carillon di tua madre suonava dal comò della camera da letto, e la ballerina danzava, ricordi tuo papà che stringeva il nodo alla cravatta e fischiettava?
.. o forse ricordi meglio la sciarpa che si stringeva intorno al tuo collo, e la stanza che diventava buia per un istante senza fine?
Confondi questi colori, questi odori, questi suoni, e Per Elisa ora ti ricorda l’ultima volta che hai percepito quella melodia impressa sulla pelle dei polpastrelli?
Hai vissuto così a lungo sentendoti soltanto tiepida.
Ed ora che si è rifatto autunno, tra due mesi tornerà il Natale, hai trovato in un angolo del camino un tizzone sopito e mai spento. Lo osservi con paura e desiderio.
E ricominci ad contare quanti pensieri si possono infilare in un minuto.
Te lo ricordi.. cosa significa?
19.10.2006