Cade la pioggia

S’è sposata. nozzesc4

Con il cambiamento di chiesa dell’ultimo momento, e tanta strada in macchina. 

Con il bouquet di rose e fresie, l’abito bianco, il prete che leggeva la parabola del seminatore anche se avevano scelto le nozze di Cana, e come sempre, comunque, ricordava "finché morte non vi separi".

Con gli anelli impigliati su un cuscino di seta a forma di cuore, la bambina che chiamava "mamma" tra i parenti dello sposo seduti tutti a destra, e noi due testimoni a sinistra cercando di non pestare lo strascico, cercando di non piangere che i matrimoni non so perchè ma mi viene sempre la crisi, solo che stavolta ero in prima fila e contavo i capelli al prete che non capivo cos’aveva da sogghignare, e piangendo mi è colato pure il trucco a cui non sono abituata.

O forse è stata la pioggia.

S’è sposata, con la pioggia battente appena usciti, e la piazza piena di riso pesto e fradicio, gli invitati con gli ombrelli e le foto sul sagrato, poi di nuovo la strada in macchina, e la villa e il catering, e gli affreschi, e le foto, e i tavoli con i commensali sconosciuti, con i flash e i coltelli a tintinnare tra i bicchieri, i bambini stremati, addormentati con la testa appoggiata sulle braccia conserte e infine grazie per la bella festa, congratulazioni, e buonanotte, presto in auto, che piove.

Si è sposata.

Con la giarrettiera col fiocchetto blu, e gli orecchini che le avevo prestato la sera prima, e qualcosa di nuovo, e qualcosa di vecchio, anche qualcosa di comprato.

E niente perle, perchè portano lacrime. Solo pioggia.

Cade la pioggia e tutto lava
cancella le mie stesse ossa
Cade la pioggia e tutto casca
e scivolo sull’acqua sporca
Si, ma a te che importa poi
rinfrescati se vuoi
questa mia stessa pioggia sporca
Dimmi a che serve restare
lontano in silenzio a guardare
la nostra passione che muore in un angolo e
non sa di noi
non sa di noi
non sa di noi
Cade la pioggia e tutto tace
lo vedi sento anch’io la pace
Cade la pioggia e questa pace
è solo acqua sporca e brace
c’è aria fredda intorno a noi
abbracciami se vuoi
questa mia stessa pioggia sporca
Dimmi a che serve restare
lontano in silenzio a guardare
la nostra passione che muore in un angolo
E dimmi a che serve sperare
se piove e non senti dolore
come questa mia pelle che muore
che cambia colore
che cambia l’odore
Tu dimmi poi che senso ha ora piangere
piangere addosso a me
che non so difendere questa mia brutta pelle
così sporca
tanto sporca
com’è sporca
questa pioggia sporca
Si ma tu non difendermi adesso
tu non difendermi adesso
tu non difendermi
piuttosto torna a fango si ma torna
E dimmi che serve restare
lontano in silenzio a guardare
la nostra passione non muore
ma cambia colore
tu fammi sperare
che piove e senti pure l’odore
di questa mia pelle che è bianca
e non vuole il colore
non vuole il colore
no..
no..
La mia pelle è carta bianca per il tuo racconto
scrivi tu la fine
io sono pronto
non voglio stare sulla soglia della nostra vita
guardare che è finita
nuvole che passano e scaricano pioggia come sassi
e ad ogni passo noi dimentichiamo i nostri passi
la strada che noi abbiamo fatto insieme
gettando sulla pietra il nostro seme
a ucciderci a ogni notte dopo rabbia
gocce di pioggia calde sulla sabbia
amore, amore mio
questa passione passata come fame ad un leone
dopo che ha divorato la sua preda ha abbandonato le ossa agli avvoltoi
tu non ricordi ma eravamo noi
noi due abbracciati fermi nella pioggia
mentre tutti correvano al riparo
e il nostro amore è polvere da sparo
il tuono è solo un battito di cuore
e il lampo illumina senza rumore
e la mia pelle è carta bianca per il tuo racconto
ma scrivi tu la fine
io sono pronto

Negramaro

(testo di Giuliano Sangiorgi e Jovanotti e musica di Giuliano Sangiorgi)

(Immagine: Marc Chagall, Gli sposi della Tour Eiffel)

Precedente Domenica mattina Successivo Un altro mondo

4 commenti su “Cade la pioggia

  1. Mi chiedo spesso il motivo per cui la gente piange ai matrimoni. Nella migliore delle ipotesi: perché si partecipa all’emozione degli sposi. Nella peggiore: si piange su se stessi perché si è scontenti, ci si sente irrealizzati, delusi della scelta fatta. Spero di cuore che per te valga la prima.

    Quando succede di essere invitato ad un matrimonio, mi auguro soprattutto che la cerimonia sia breve perché il rito mi annoia. E poi, tanto so già come va a finire: ci si promette amore eterno, ma la data di scadenza è più ravvicinata di quanto non si immagini. Prosaicamente, attendo il momento del buffet…

  2. Io invece ogni volta spero nell’imprevisto e vorrei tanto che non avessero abolito il “se qualcuno ha qualcosa da dire…..”!

    ;)) Prish

  3. anonimo il said:

    E intanto vecchi e nuovi tradimenti si affacciano, come fantasmi, a dipingere un qualche quadro che la pioggia sbiadisce, scolora, ma non cancella.

    Restano le lacrime, splendide lacrime di donna, da bere in un fiato, senza pensarci troppo.

    Max

I commenti sono chiusi.