Senza titolo 13

Come le farfalle.

Mi smentisco continuamente, lo so. Sono una contraddizione vivente, eppure se non lo scrivo qui non so dove potrò scriverlo. In breve, perchè la chiusura del magazzino non è mai stata tanto lontana per me come quest’anno. Dovrò lavorare di notte per terminarlo. Sono scostante, pigra e non c’è nessuno che cerca di “correggermi”, peggio per me.

Due cose che non mi piacciono dei blog e che ho constatato ultimamente.

Ciò che si scrive è ancora più effimero di quanto potesse essere già prima ciò che si lasciava vagare nella rete: mail, chat, messaggi vari ed evantuali. Più effimero perchè tutto ciò che ha una data antecedente a quella di oggi, al massimo ieri, finisce inesorabilmente in fondo alla pagina – se si tratta del mese in corso – o menzionato soltanto nell’indice dell’archivio mensile, se più vecchio.

In secondo luogo, ho notato che la quantità di blog che passano sotto il naso e nei quali voyeuristicamente si sbircia, è tale da costringere infine a “leggere a tirar via”. Mi accorgo di averlo fatto con riflessioni altrui che avrebbero meritato altro tempo, altro spazio. Probabilmente accade anche qui, mica son diversa o migliore degli altri. La velocità della rete, probabilmente, se da una parte permette a mia cognata di chiacchierare per tre ore tutte le sere con il fratello a Barcellona, costringe anche a viver un solo giorno, come le farfalle. Non mi piace questa cosa.

Come non mi piaceva, per ultimo, la risposta di chi tempo fa, alla domanda mia “come stai?”, mi invitava ad andare a guardare sul suo blog. Ennò che non ci vado, per ripicca. Spero di non finire per comportarmi nello stesso modo….

P.s. Benvenuti Kirk e Stellina, ci tenevo particolarmente a voi due…. Spero di non annoiarvi.