Odio è il primo tentativo serio di scrivere compiuto dai tempi della scuola. E’ della primavera del 2002, scritto in seguito alla pubblicazione di un bando di concorso promosso da Il Castello, mailing list Bdsm, che promuoveva la pubblicazione come premio presso l’editore Borelli, nella collana “Pizzo nero” (all’estero meglio nota come Black Lace, a casa mia considerati dispregiativamente romanzi “Hardmony”). Una persona a cui tenevo molto a quei tempi mi incoraggiò a scrivere e disse che questo piccolo pezzo era apprezzabile per la sua brevità e per il ribaltamento finale; paragonò Odio a un racconto di fantascienza, “La sentinella”, di cui non sapevo la conoscenza. Mi inorgoglii e continuai a scrivere. Anche perchè… allora era il mio unico sfogo…
mi piace… e in effetti ha qualcosa in comune con “la sentinella” di Clarke, certamente uno dei racconti brevi di fantascienza che preferisco…
…io sinceramente la sentinella non ce la vedo molto…
il ribaltamento è solo parziale sarebbe stato diverso se fosse terminato con qualcosa tipo…
ti odio mia dolcissima schiava ( o schiavo) ma la vigliaccheria di chi non si mostra non è comparabile con la rivoluzione Copernicana della sentinella…
citerei piuttosto….
I tuoi occhi
I tuoi occhi
piccole preziose pietre
trovate su un spiaggia
da scrutare
meravigliato
come un bimbo
giocarci un attimo
e poi
gettarle via
Jan Erik Vold