Leredità della zia Nina – ciò che lasceremo.

Pensavo alle conseguenze del mio modo di essere, stamattina in macchina, tornando a casa dall’asilo.

Perchè noi rivendichiamo il nostro essere?

….Per essere felici… si.. E poi?

Cosa rimarrà un giorno di tutta questa anelara agognata tanto desiderata felicità?

Ricordo di più i momenti cattivi e dolorosi che i momenti felici.

Quando è nato mio figlio ciò che prima mi stringe dentro è proprio l’istante di sommo dolore. Ricordo bene anche un grosso rimpianto che non si trattasse di dolore fisico. Forse il mio destino è quello, anelarlo, non averlo, decidere di provarlo, accantonarlo.

Ricordare il dolore emotivo.

Ma non di questo volevo parlare.

Se già non sono capace di ricordarmi la mia felicità, chissà cos’altro rimarrà di me, dei miei desideri. Mentre percorrevo la rotonda lo sguardo mi è caduto sulle mani e sullo smalto rosa pittato ieri sulle unghie.

Ho pensato alla mia zia Nina. Magna Nin che portava lo smalto rosa alle unghie, che continuava a metterlo anche a ottant’anni – e a farselo dipingere da qualcuno, quando ormai tremava troppo.

La zia Nina dal profumo dolcissimo, quello con il tappo rosa, i capelli biondo platino fino all’ultimo istante, i tanti fidanzati di cui parlava, le risatine che facevano lei e nonna quando parlavano della cartolina di quel lontano ragazzo che udiva foglie tremolare in un intrepido poetare bucolico.

La zia Nina rimasta vedova giovane, e invecchiata tra tanti nipotini per i quali aveva sempre un bacio stampato di rosa sulla guancia e tanti abbracci morbidi, freschi e profumati, avvolgenti come lei era.

La ricordo come nipote dai racconti che faceva: io sono ciò che la zia Nina ha lasciato.

In me il compito di ricordare quando infilavo la testa nelle sue grandi tette, felice e protetta, rammentare l’odore delle sue gelatine alla frutta, rivederla con gli occhiali scuri da diva del cinema muto.

Forse diventerò anch’io così…. La felicità già sbriciolata dai miei ricordi, e un’eco di affetto, che da innamoramento diventa famiglia, e poi si stringe in un abbraccio dalle tette grosse.

Sono andata a fare shopping. Ho comprato un paio di pantaloni rosa e una t-shirt con le farfalle.

Sto diventando vecchia.

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2 commenti su “Leredità della zia Nina – ciò che lasceremo.

  1. è bello pero invecchiare con una t-shirt con le farfalle. e’ meglio che invecchiare in grigio e nero.

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