Steek Hutzee

Scritto così ma pronunciato in inglese (maccheronico!), stava sulla maglietta di uno dei comici che giovedi si sono avvicendati al Mazda Palace nella serata di presentazione della stagione cabarettistica estiva. Qualche novità, qualche must, file chilometriche (è da un po’ che si propongono vendite su internet senza che ci sia la capacità organizzativa per sostenere l’impatto), inizio in ritardo notevole, dopo un’ora di bambini inquadrati dalle telecamere e proiettati nei maxischermo intenti a far ciao ciao con la manina.

immaginegrandeAccanto alla Chiabottona, Katia e Valeria sembravano due ninnoli di limoges, Sgrilli ha rotto la chitarra prima di iniziare a inveire sui Pooh e su DJ Francesco (anche se le battute sono ormai conosciute a memoria sono sempre godibilissime, poi io salirei sul palco e lo bacerei, ma questo è un’altro discorso). C’era la comicità toscana accanto alla vecchia scuola piemontese, c’erano i Solix emozionanti, sospesi a volteggiare senza una corda di sicurezza, in ricordo delle passate olimpiadi.

C’era anche un bimbo biondo che appena ha toccato il seggiolino, in auto, si è messo a russare. Il giorno dopo, alla domanda "cosa ti è piaciuto di più ieri", ha scodellato i Mammuth, e poi ha rifatto il gesto dei "calamari in amore" di Migone. Ho deciso che d’ora in poi il lettone lo farà lui.

29.05.2006

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