Assaggio di vacanza (e primi acceni di libertà)

Sono rimasta meravigliata nello scoprire per la prima volta la Valle del Gran San Bernardo e trovarla ben diversa dall’archetipo che m’ero erroneamente costruita con gli anni. Etroubles, nello specifico, non è solo un paesino in Val d’Aosta che mi ero figurata come sperduto eremo per appassionati di camminate, non è solo ospite della "settimana verde" di mio figlio, lasciato là per la prima volta senza mamma e papà, in custodia alle suore dell’asilo. Etroubles non è un paesino di montagna che intristisce con la pioggia.

Ma a Etroubles, soprattutto, c’era ad ogni angolo una presenza artistica più o meno nota, a segnare una piazzetta o un viottolo, incorniciata come nella migliore delle cartoline vacanziere, di gerani e tetti d’ardesia.

A Etroubles c’erano Rodin e Claudel, seminascosti dietro il campo sportivo e il baruccio con il calcetto.

C’era Le Baiser in centro alla stanzetta, messo lì in tutto il suo splendore per essere ammirato da chi ama l’arte e da chi non ci capisce niente come me, da chi ha appena terminato la passeggiata e ancora indossa gli scarponi e la borraccia, e da chi invece è abituato al mare e altro non aveva che un paio di sandali e jeans.

C’era un’arte per tutti, per ogni gusto e sentimento, per l’occhio sereno e per la famiglia svagata. Per chi è felice e per chi è triste, per chi coglie l’amore in un bacio e chi il tormento in un errore che non smette di compiere.danaide_front_frei_240bDanaideBr

Per dieci minuti, con l’eco di quattro voci note che disputavano "Italia – Francia" al calcetto, mi sono soffermata su uno studio in bronzo della Danaide. Dietro di me, sedeva una ragazza bionda e sorridente con il tesserino appuntato sulla camicetta candida.

Un fianco torto, i muscoli guizzanti sotto i capelli scomposti, la testa rovesciata e occultata a enfatizzare le natiche esposte. Le braccia ad inglobare il bronzo, come se potesse inghiottire.

Nella posa, il tormento di chi vive una condanna ed è così compresa nel meccanismo del senso di colpa, da non poterne più esserne disciolta.

Due ore dopo, mettevo gli occhiali da sole per non farmi vedere la lacrima mammesca. A casa, la cameretta vuota mi riportava a ciò che sono.

 

E’ visitabile fino al 31 agosto 2007 Étroubles ‘Rodin et Claudel – création
et matière’, a cura di Alessandro Parrella.
L’esposizione presenta opere scelte nella collezione della Fondazione Pierre Gianadda di Martigny, grazie al personale interessamento di Léonard Gianadda.
Si possono ammirare, tra le altre, opere come Le Baiser, La Danaïde e Cybèle di Auguste Rodin oltre alle splendide ed evocative fusioni in bronzo di Camille Claudel quali La Suppliante, La Fortune e L’Abandon.

L’allestimento prevede anche uno spazio dedicato ai disegni e acquerelli del grande artista francese e l’esposizione di gigantografie di foto provenienti
dal prestigioso Musée Rodin di Parigi.

Rodin e Claudel – Creazione e materia

Dal 20 maggio al 31 agosto 2007
Nuovo centro espositivo
Rue des Vergers, 14
11014 Étroubles (AO)

Orario di apertura 10 – 19, tutti i giorni

Ingresso:
dal lunedì al venerdì 3 euro
sabato e domenica 5 euro
Gruppi oltre le 20 persone: 2 euro a persona
Bambini fino a dieci anni: ingresso gratuito

Maggiori informazioni:
http://www.expoetroubles.eu/inCorso.html
http://www.parrellarte.com/

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13 commenti su “Assaggio di vacanza (e primi acceni di libertà)

  1. ma che bello… mi è piaciuto proprio questo post!

    un abbraccio,

    anecòico [CattivaMaestra]

    ps. non passi mai a trovarmi… 😛

  2. marcogiacosa il said:

    Anec, ci passo io ogni tanto a trovarti, ma sempre meno, perché la tua CRACATIZZAZIONE non mi piace. Abbandona il tuo maestro copincolla, usa l’istinto, e vedrai che tante pecorelle smarrite torneranno a te!

    Ciao ciao

  3. Marco, ‘sta bravo!

    Anec, non è vero che non passo mai, solo che quando sono di lì ho le scarpe da ginnastica e non mi senti…

  4. @ Agnes

    non ti facevo così leggiadra anche con questo caldo 🙂

    abbracci, frizzi e lazzi

    anecòico [CattivaMaestra]

  5. Anec: Già, e a quello non sopravvive nessuno! (Nemmeno le caviglie!)

    Irene: sto contanto le ore che ancora mi separano dal mio piccolo.. altro che gioioso, ho un magone ormai.. Grazie per il passaggio!

  6. anonimo il said:

    Grazie per le belle parole con cui hai recensito la nostra mostra e descritto cosi’ bene il pathos della Danaide e la bellezza del Bacio. E le opere della Claudel non ti hanno colpita?

    Inserisco il permalink nella rassegna stampa.

    Paola Ugliano

    Ass. Culturale Parrellarte

  7. Grazie per il passaggio, sono imbarazzata! Non sono in grado di comporre uno sguardo competente sull’insieme della mostra, Claudel mi è piaciuta ma nelle sue opere c’è qualcosa che mi ha impedito di sentirle mie come certe di Rodin. Una lieve assenza, forse di fluidità, forse di sentimento, o forse solo una mia mancanza di immedesimazione, un’assenza empatica..

    Sono rimasta comunque stupita dal coinvolgimento del comune di Etroubles nell’espressione artistica, complimenti!

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