C.V.D.

Guardo la targa e noto che la parola "donne artigiane" non è comunque stata inserita da nessuna parte, nemmeno in piccolo. Mentre sto ancora osservando con aria poco convinta, mi raggiunge mio padre, il pluripremiato alla carriera, pensa che mi stia godendo il momento di gloria.

Mi guarda, e mi fa "questo riconoscimento dovresti darlo a tua madre, lei se lo merita, ha lavorato tutta una vita".

Come sempre, non ho la risposta pronta, e quindi sto zitta.

Papà non si smentisce mai.

18.12.2006

Precedente Provateci ancora, a chiamarmi segretaria! Successivo Tempo!

3 commenti su “C.V.D.

  1. Interessante leggere i tuoi trascorsi.

    Ti invidio.

    Ho iniziato a “tenere” un blog nel 2005, chiuso senza salvare quasi nulla.

    Carattere di merda, ammetto.

  2. Questa solo l’ultima parte del mio ombelicale ed egocentrico bloggare… I primi esperimenti li risparmio, non sono così sadica..

  3. L’esprit d’escalier. I francesi chiamano così la battuta che arriva troppo tardi – quando si è già per le scale, appunto. Ti capisco, ne sono afflitto anch’io…

I commenti sono chiusi.