Metti una sera a scuola (prima parte)

La telefonata mi arriva improvvisa mentre sto chiudendo l’ufficio: "Sono ad Alba, ci vediamo come ai vecchi tempi?"

Io ho una riunione a scuola, e non posso sottrarmi alle nuove "pubbliche relazioni" imposte ad un genitore di prima, però ci tengo a riformare il nostro terzetto, per cui posticipo l’orario di ritrovo alle dieci, dieci e mezza.

Così mi infilo in un microcosmo sconosciuto fatto di collette per comprare il rotolone di carta igienica o la colla stick da tenere sulla cattedra. C’è il genitore che chiede con apprensione lumi sul rendimento scolastico, mentre c’è quello che accusa i maestri di essere eccessivamente severi.

Mi viene da pensare a quando, da piccola, la maestra mi sgridava e io già sapevo che la lavata di capo sarebbe raddoppiata una volta a casa. Ora i maestri sentono necessità di disquisire per un’ora sulla valenza informativa e correttiva di una nota sul diario, per non incorrere in incidenti diplomatici.

C’è la mamma bionda che settimana scorsa mi aveva fermato per strada infuriata per il castigo affibbiato al figlio. Prima parlava di punizioni inaudite, ora sorride alla maestra e si scusa dicendo che suo figlio è "molto vivace, iperattivo". Posti che vai, gente che trovi. (Ipocrita?)

All’asilo c’era la "mamma bio" preoccupata perché la figlia non voleva mai mangiare – eppure la minestra di farro è così buona! – e la mia fantasia ipotizzava una futura adolescente inquieta frequentatrice clandestina di fast food… Alla scuola ci sono più o meno gli stessi fanatici, cambiano soltanto gli argomenti.

Per fortuna arriva una ventata di pazzia con Zimona. Essendo l’unica insegnante di inglese di tutta la scuola si ferma pochi minuti, in tempo però per prendere in giro i maestri a proposito del "regalo di Natale per il corpo insegnanti". Con nonchalance chiede una Jacuzzi, al che alzo la mano e puntualizzo "una per tutti o una ciascuno?"

Poco dopo, si vota per l’elezione del rappresentante dei genitori. I maestri ci lanciano la patata bollente uscendo dall’aula e consigliando: prima fate, prima ve ne andate.

Io guardo l’ora: le dieci meno dieci. Mi propongono (ma perché?) quale segretaria per le elezioni, accanto a me c’è il presidente, e la mamma alla sua destra l’altra segretaria.

Cinque minuti per guardarsi intorno e cercare un papabile candidato, nessuno vuole l’incombenza, neppure la mamma già presenzialista all’asilo, per colpa di una rappresentanza già ottenuta nella classe terza dove c’è la figlia maggiore.

Alla fine si propone il presidente, Mister Papà, ovvero il sirenetto della classe, un omone prestante, alto quasi due metri, in giacca e cravatta e coi capelli impomatati.

Suggerisco di votare per alzata di mano, vista l’evidente indisponibilità di tutti gli altri ad occuparsi di un fondo cassa di ben 5 euro..

ascuoladilegalita 16 votanti, 15 per il candidato e un astenuto (per decenza non si è autovotato).

Giù le braccia e si firma.

Stiamo tutti per alzarci dai banchi dei rispettivi figli e il Rappresentante tira fuori il portafoglio. Inizia a distribuire biglietti da visita. Lancio qualche breve occhiata alle altre mamme, poi mi trattengo dal commentare e mi metto a osservare il talloncino.

Pinco Pallino, Key account. In alto, il noto nome di un’azienda che praticamente dà lavoro al 90% della zona (anche la sottoscritta è compresa nell’indotto). Scritte gommate in rilievo.

All’uscita, faccio una battuta alla mamma di Jacopo: "dài, dillo che non hai mai ottenuto il cellulare di un bell’uomo così in fretta e senza fatica!".

Una genitrice che passa in quel momento mi squadra per traverso.

Evabbeh, scherzavo!

Ora via, che mi aspettano le amiche per tornare ad essere Thelma, Louise e Silvia – come ci definivano una volta.

13.10.2006

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7 commenti su “Metti una sera a scuola (prima parte)

  1. ciao Agnès. eccomi qua!

    bello iltuo post, come sempre….+ per questo che ti ho “linkata”…

    ‘notte

    de

  2. anonimo il said:

    Cara Agnès, Le Monde è peggio della Stampa!

    dragor (journal intime)

  3. anonimo il said:

    Ha soppresso bidule blog! Guarda sul mio blog, c’è il link.

    ciao

    dragor (journal intime)

I commenti sono chiusi.