Disperato erotico STOP

Vacanze finite, tempo di riprendere le fila e spuntare la lista dei progetti lasciati a smozzichi prima di fuggire via lontanolontanochepoitantoritorniedallorasoncazzi.

1 – partire, non importa per dove, l’importante è andare (fatto)

2 – tagliare i capelli corti alla menefreghista (fatto)

3 – scrivere a mano, su carta. Sembra impossibile, ma non è immediato come digitare sulla tastiera, dove i pensieri scorrono più veloci e non si rimane intrappolati nelle sbavature dell’inchiostro, mentre il pensiero sta già rincorrendo un’altra emozione. (In ogni caso, anche questo è fatto)

4 dormire (fatto, ronf.. ronf….)

5 leggere (fatto, ma poco. Avevo troppo sonno. Ronf.. ronf…)

6) fare shopping (fatto, fatto!!! …ma che sonno, dopo…!) Mi spiace soltanto di non aver preso al volo quel libro dal titolo "L’esordiente, il prof e l’editore mannaro" con la cui prefazione mi trovavo tanto in sintonia. Inoltre, sull’argomento "pomeriggio in libreria" avrei alcune rimostranze. Mi piacerebbe ad esempio sapere come mai davanti alla sezione "erotismo" c’è sempre gentaglia che ride, mentre invece nessuno si stupisce o commenta ironica il fatto che "Diario di una ninfomane" sia collocato nella sezione "Storie di vita".

7) ricominciare a scrivere dell’erotismo decente, proposito in netta antitesi con il punto 8  e comunque NON FATTO, nel senso della scrittura. Il resto è top secret…

8) ridimensionare l’ego scrittorio. Ritornare lettrice e smetterla di inseguire sogni di pubblicazione, riscoprire il piacere di infilare un pensiero via l’altro solo per il gusto di appuntarli e rileggerli. Credevo di averlo fatto, ma poi al rientro ho trovato una lettera, nella traboccante casella della posta. Una missiva, non una mail. Iniziava così: "siamo lieti di comunicarle che la giuria del premio Donna&Donne ha giudicato la sua opera meritevole di essere inserita nell’antologia…". L’inizio è promettente, non ho ancora capito però se mi stanno prendendo in giro con la solita pubblicazione "on demand" o no. Per adesso, mi dedico al punto nove:

9) ritornare al lavoro.

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9 commenti su “Disperato erotico STOP

  1. Agnès ciao!!!!!!!!!!!!!

    Ben tornata!

    Non sono d’accordo sul punto 8), perché dovresti ridimensionare le velleità pubblicatorie?

    Vedo in giro (qui sui blog intendo) gente che pubblica libri a tutto spiano e se mi permetti leggendo i loro blog ho seri dubbi sulle qualità dello stampato…

    Se pubblicano loro perché NON dovresti riuscirci tu che scrivi benissimo???????????????????????

    Insomma, mi promuovo come tua motivatrice e ti esorto a mettere in ordine le idee e a scrivere!

    Io ti leggerò

    Un abbraccio e un bacione

    Cate

  2. Agnés meno male che Cate ti ha già tirato le orecchie !

    E poi…wow…perchè pensare al peggio quanto alla notizia del premio Donna&Donna ?! E dai, un pò di ottimismo e di entusiasmo !

    Io francamente mi chiedo da dove lo tiro fuori però ci provo….

    Irene

    p.s. anch’io ho ripreso con carta e penna : due racconti in cantiere !

  3. anonimo il said:

    Agnès…. non ti smentisci mai..

    quindi un caloroso bentornata

    Betta

  4. Anche per me scrivere con la penna è diventato difficile. Pensare che ero velocissimo, molto più che con la tastiera. Così la produttività è diminuita.

  5. Desiderius, per me la produttività è diminuita proprio per la mancanza di una tastiera… Quelle dieci paginette fitte mi son sembrate frutto di un’immane dispendio di tempo, con la tastiera mi sarei mossa prima – avevo come l’impressione che i miei pensieri rimanessero impigliati, rallentati, come se inciampassero nel filo d’inchiostro intrecciato. Il pc è meno poetico ma senz’altro più utile…

    Grazie a tutti i quanti per i commenti, mi scuso per il silenzio e la discontinuità, è che ho pensato bene d’ammalarmi nella prima settimana di lavoro. In quanto capo di me stessa, mi son già scritta (a mano?) formale richiamo..

  6. candide77 il said:

    Anche io ti promuovo, e a pieni voti per giunta, lanciati con coraggio nelle tue ambizioni, poi se ti pubblicano o no, questo non è un TUO problema

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