Impara a fischiettar (e a neologizzar)

Volevo far la Biancaneve disneyana, nel mettermi a ripulire per benino il template del blog, ma non ci sarebbe cascato nessuno: non ho l’allure, tutt’al più posso comportarmi come lo scoiattolino biriccwhite1hino (che lessico, eh? Un’estate spesa a suon di pizzicotti presi da mio figlio ogni volta che mi scappava un impropero ha dato i suoi frutti, perdindirindina!).

Lo scoiattolo dispettoso e biricchino, dicevo, spazzava per terra e nascondeva il mucchietto di polvere sotto il tappeto. Io ho fatto così: ho allungato l’elenco dei libri, e non provateci nemmeno, a lamentarvi – quello che ora ho chiamato "Ex libris" è soltanto l’elenco in ordine di lettura che una volta annotavo in fondo all’agenda, e che quando ho aperto il primo blog è finito nel margine destro. Vi permetto tuttavia di ridacchiare, ma senza farvi notare troppo, per lo stile dipalinfraschista adottato per la scelta dei libri da leggere. Ho dovuto optare per l’elenco lunghissimo perchè la mensola in libreria stava diventando un orribile guazzabuglio – e, una volta esaurito anche l parcheggio in doppia fila, lo spazio iniziava a mancare. 

Inoltre, volevo terminare l”interminabile lavoro iniziato con il raffrescamento delle pareti casalinghe: è necessaria una bella e radicale riclassificazione della libreria (oltre che una doverosa risistemazione di guanti, sciarpe e cappelli che ancora non mi aggrada a causa degli ultimi scampoli d’estate). Quindi, vai con la corretta suddivisione del leggiucchiato, divorato, abbandonato, riletto, ogni cosa a suo posto: italiani di qua, stranieri di là, contemporanei sotto, classici sopra, erotici sotto chiave, e in ordine alfabetico per autore (anche se a volte mi tenta la metodologia della mia amica Barbara, che accostava i libri per editore e per altezza – per questo ci vorrebbe Mago Merlino con la sua bacchetta magica, altro che Biancaneve…)

Tornando al template, invece: ho evitato lo sfoltimento anche per quanto riguarda l’elenco dei blog e dei siti (anche se inizio a domandarmi se il metodo di classificazione sia corretto, oggi che un blog può dominizzarsi e un sito può bloggare). Certi link mi servono per nostalgica memoria personale più che per permettere ai visitatori di fare il gioco dell’oca (tanto si ritorna sempre al via, credetemi). I siti son pochini, alcuni sempre lì solo perchè ospitano foto bellissime che amo rivedere, altri defunti ma immortalati per futura memoria, come Rai Futura, che scopro oggi aver chiuso i battenti a fine 2006. Avevo avuto un sospetto dopo lo zapping frenetico di 800 canali Sky terminato (dopo un anno di orgogliosa skyINdipendenza) senza esito, ma è anche vero che m’è sparita radio Dee Jay dall’autoradio e non mi pare che abbiano cessato l’attività pure loro.  

Su Rai Futura è stata trasmessa la prima (e l’ultima) lettura in diretta di un mio racconto. Di quel pomeriggio, più tardi, ricordo la lista nozze di mia cugina e l’sms di Dori che mi faceva i complimenti tra un mestolo e un cucchiaio da portata. Della mia comparsata via cam, con relativo autoascolto di irriconoscibile voce madaminesca, non sono ancora riuscita a rimuover tutto, ma ci sto lavorando – senza ausilio di psicoterapeuta.

Infine, per la sezione "O.S.T.", ho pensato di attribuire il giusto link ad ogni canzone citata nell’elenco delle comparsate musicali. Continuiamo così, citiamoci addosso.

Una doverosa spiegazione: mi sono lanciata, con questo post, in una selvaggia coniazione di neologismi: dopo aver letto di che fatta sono i nuovi termini fondati quest’estate, ho capito che posso, e dovrei osare di più.

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6 commenti su “Impara a fischiettar (e a neologizzar)

  1. Mi sono imbattuto per caso nel tuo blog e lo trovo molto interessante.

    😀 Il titolo poi mi ha particolarmente ispirato e spero, profondamente che non dica una verità ovvero spero che le donne che scrivono non siano pericolose, bensì particolari e magiche.

  2. Agnès ti rispondo qui, perchè purtroppo ho scoperto che dal mio ufficio non riesco più a postare i commenti su La stampa, porco giudaccio.

    Sai stavo per scriverti del cambiamento in uno dei miei commenti qui da te, ma avevo notato che mi avevi cancellato dalla colonnina “Bloggando” quindi ho pensato che non te ne potesse fregar di meno di dove fossi finita, o che che te ne fregasse e che non approvassi. Quindi ho lasciato perdere..

    Il “non chiedo venia” comunque era indirizzato alla redazione de la stampa… la coda di paglia proprio non mi si confà :)) ho aperto lì per questioni di comodità, 2 click e sono riuscita nell’impresa…

    Vengo sempre a trovarti e mi piaci un casino, si può dire? 😉

    Un bacio

    Betta

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