Un'altra velocità

Me ne sono accorta allo stop, in attesa di immettermi nella circolazione. Stavo ferma ed aspettavo che finissero le macchine, un’altra auto mi si è affiancata sulla sinistra, immettendosi prima di me con uno scatto nervoso.

Una, due, tre volte. Mi affiancavano. Mi superavano.

Viaggiavano ad un’altra velocità rispetto a me.

Io percorrevo le statali dritte osservando il cielo all’orizzonte. Loro passavano. Li lasciavo fare.

Ero sempre stanca. Per molto tempo sono andata a letto presto la sera, come diceva Proust, che però non era il mio medico. Più dormivo, più avevo sonno. Il mondo mi scorreva intorno in quinta marcia e io non sentivo nulla, solo un costante mal di testa al lato sinistro della faccia.

Poi, un giorno, all’ennesimo sorpasso, un tizio mi ha fatto un gestaccio.

prunus20canal20et20saule_2 Alla rotonda ho imboccato un’altra via, quella che usciva verso le colline. C’erano tanti fiori rosa a incorniciare gli alberi, un gran bel cielo azzurro.

Ho accelerato un po’.

Alla prima curva ho ascoltato il loro richiamo, e la loro velocità.

 

E tu

chissà dove sei

anima fragile

che mi ascoltavi immobile

ma senza ridere

(V. Rossi – Anima fragile)

20.03.2007

Sono andata diritta, accelerando ancora, nel rosa, e nell’azzurro.

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3 commenti su “Un'altra velocità

  1. Dolci parole per esprimere un dolce pensiero.

    Forse loro andavano veloci, ma tu hai scoperto e assaporato emozioni e sensazioni di cui loro non conoscono nemmeno l’esistenza.

    Io preferisco andare più piano, ma godere, andare lento, ma sentire tutto quello che c’è da sentire e percepire ogni profumo, ogni battito d’ali e ritrovarmi lì, assieme a loro, come parte di una stessa medesima realtà.

    Lorenzo

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