Interruttore

Switch, dicono. Fanno in fretta, con l’inglese, ad etichettare tutto. Però non si sbagliano.  

Tu vorresti provare a infilare tante parole in un sacco, poi aprirlo e infilarle in successione come le perline di una collana poetica e sentimentale. Ti dispereresti perchè nessuna collana sarebbe come la senti e la vedi realmente. Lasceresti cadere tutto a terra, le perle rotolare via.

Hai poco da parlar di mele spaccate in metà. La metà marcia e la metà sana, quella volgare, egoista e immatura contro quella buona, appagata e saggia. Alla fine sei una, e non due metà. Sai che non è possibile guardare tutte e due le facce della medaglia contemporaneamente, ma sai anche che non si possono separare come la stagnola dei soldini di cioccolato, e non puoi gettarne via una, testa o croce?

Ti perdi dietro una canzone, ti infili le lunghe calze nere e ti guardi allo specchio, con un dito in bocca. Poi accendi la luce della tua camera, e di sguincio illumini il muro verde della cameretta che sta accanto alla tua. Osservi tuo figlio dormire beato, e ti cambi.

Switch.

Acceso.

Spento.

Acceso.

Spento.

... "non sai come cazzo mescolare impulsi e razionalità, da un lato sei appagata, dall'altro no, da un lato sei mamma, dall'altro sei alla continua ricerca di esperienze diverse"

ON

La mia ragazza ha un figlio
e lunghe calze nere
si mette un dito in bocca
prima di far l’amore

OFF

si muove come il mare
fra l’Africa e la Spagna

ON

voi non ci crederete
la mia ragazza SOGNA.

OFF

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3 commenti su “Interruttore

  1. Adoro Vecchioni e ci sono frasi che proprio mi appartengono…sembrano scritte per me, come Irene !

    Questo sottofondo è bellissimo…

    Per essere mamma Agnes sei prima, comunque e sempre donna, credo.

    Sogna, vivi, …

  2. questo “acceso/spento” mi ricorda un concorrente della trasmissione “Scommettiamo che..?” andata in onda alcuni anni fa. Il simpatico personaggio era in grado di ricordare l’esatto ordine in cui si presentavano un centinaio di lampadine, ovviamente accese o spente. Bendato, snocciolava in un lungo rosario scandito di “acceso” “spento” l’ordine esatto. Vinse.

    anecòico [CattivaMaestra]

  3. On, off. Onoff, come lo scrittore assassinato di “Una pura formalità”…

    La parte illuminata non è che un riflesso della più ampia oscurità – inquietante, ma anche seducente – allargata dentro noi. Quella in cui è affascinante metterci le mani – e tutto il resto – a costo di rimanervi invischiati. Anzi, in molti casi, lo desideriamo fortemente – altrimenti ci accontenteremmo pure della luce fioca che manda un paralume.

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