Ho comprato la raccolta di Ruggeri, dal titolo suadente. Ora, mi serve un viaggio lungo fatto di strade tranquille da accarezzare con autoradioo e il riscaldamento accesi.
Voglio percorrerlo tutto, lentamente, dal primo all’ultimo vagito sonoro, e non fagocitarlo in fretta come ho fatto oggi con impazienza nell’ascolto delle ultime tre/quattro canzoni che suggellano il finale di "Muscoli". (Per la cronaca Peter Pan, Mistero, Ti avrò e Poco più di niente, una successione che è già tutta una vita racchiusa in pochi minuti.)
Chilometri, i colori di un week end piovoso, qualche foglia sul ciglio della strada, possibilmente tante curve, e colline impunturate di viti.
Parole e suoni. Insomma: cuore, muscoli, cervello.
20.10.2006