Aggiornamento, anzi, no: release dic.'07

"Non ho tempo per nulla di più che un bacio veloce" e lo scrivo mettendo i due punti, il segno meno e poi l’asterisco – quando hai acquisito gli emoticon, non li dismetti più, nemmeno se li odi, ti rimangono appiccicati come i ritagli di carta sulle dita sporche di vinavil (il massimo svago che mi concedo in questo periodo, il mio vecchio découpage svuotapersonalità).

Lui mi risponde, costringendomi a riflettere: che è successo? Ho solo cambiato pc e programmi, è vero, potrei trovare qualche minuto per fannulloneggiare come prima, ma chissà. Non mi viene. Il lavoro non è solo "scazzo", e non è nemmeno solo "famiglia", è un po’ un mélange di queste due cose condite con altre, tipo l’interesse per ciò che faccio, il desiderio di farlo bene, e l’orgoglio ferito di chi non ha più l’elasticità mentale della ventenne ma vuole aggiornarsi. E poi non ho più voglia. Di scrivere, di leggere, di presenziare, non ho voglia, sono stanca, scusatemi, non ci sono per nessuno.

Ogni tanto ripenso a ciò che ho lasciato indietro nel web. Ho fatto di modo da aver il meno occasioni possibile: dal vecchio pc in prepensionamento (confinato in un angolo della libreria in attesa di essere recuperato da mio figlio) non ho recuperato nulla, e non ho reinstallato quasi nulla sul nuovo client, zero preferiti, addio cronologia. Non soffro di nostalgia finchè non rientro – cercandolo appositamente – su qualche sito o blog, lì all’improvviso mi sento come se fossi stata via per anni, ma non permetto alla mia solita melanconia di intaccarmi.

Ieri ho compiuto un atto di estremo masochismo reinstallando yahoo messenger – per aver sott’occhio la casella di posta, mi son mentita – ho spedito per sbaglio 42 inviti ad "aggiungermi come amico" a persone riesumate nella vecchia rubrica di posta – il grosso problema è che mi hanno risposto, aggiungendomi pure loro – e uno almeno è stato una grossa fitta, preferivo non sapere dove era fintio, cosa aveva fatto in questi anni, "di nuovo tu, non dovevamo rivederci più"? A volte penso che la gente guarisca dalla virtualità, poi invece rientro e li trovo quasi tutti lì, come al solito bancone del solito bar, solo i migliori se ne vanno, come in altri ambiti.

Mi offro di usare il telefono per mantenere i contatti con gli affetti più vivi: apatia, pigrizia o disinteresse per la comunicazione virtuale non cancellano del tutto i sentimenti. Finisco per fermarmi in Via Cadorna dopo aver riportato mio figlio a scuola per il dopomensa, e anche la voce di quella persona mi sembra diversa, ma che faceva una volta, forse impostava la voce… Come Ligabue nella canzone nuova, con quella prima strofa in una tonalità più bassa (chissà gli orgasmi delle ragazzine che impennata…..)

A titolo informativo: la casella di posta viaggia autonomamente, non sperate di aprire messenger e trovarvi una situazione reale, il bastardo buffone vi prende in giro occultando la presenza di una ventina di messaggi, oppure accendendo lampeggiante e sirena in un angolo del pc – qualsiasi lavoro stiate facendo – per segnalarvi due nuove mail che non esistono.

Per finire: grazie per aver mantenuto in vita le piante, il resoconto settimanale di shynistat mi sbalordisce sempre più, pare che io abbia creato un blog che continua a vivere di energia propria, un frankenstein romantico e maledetto… Quasi quasi vi lascio anche le chiavi di casa quando (se) andrò in ferie….

Magari no, vah.

Alla prossima release, spero per gli auguri di Natale.

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3 commenti su “Aggiornamento, anzi, no: release dic.'07

  1. prego

    cioé prego al grazie per avere innaffiato le piante

    cioé ti capisco pure, solo che io reagisco diversamente, intensificando le cazzate sul blog, ad esempio

    che quando le rileggo penso: ma a cosa serve?!?

    nulla, mi rispondo. tra qualche mese faccio 2 anni di blog. e non ho ancora capito a cosa serva.

    ma a qualcosa serve, se continuo, no?

    la cosa bella sarà scoprire che non è detto, potrebbe anche succedere che uno alla fine crepa e pensa ai 29 anni di blog e dice: “Mbé, tutto qui, sto blog?”

    Si, tutto qui. Come uno che crepa, a 129 anni e dice: “Tutta qui, la vita?”

    Si, tutto qui. A volte pensiamo che debba esserci qualche meraviglia da seguire, qualcosa cui ambire, qualche sogno da inseguire, poi magari invece prendi coscienza.

    Si, era tutto qui.

  2. A me verrebbe da scrivere solo mah!

    Scusami certa indolenza si può comprendere…ma non condirla di un pizzico di snobismo, altrimenti è meglio non tornare poi non credi?

    Perdona l’ardire Agnés, il “diritto” di parola si acquisisce per la costanza di visita e per l’acqua data alle piante :))

    Con affetto, ovviamente

    Irene

  3. Snobismo? La mia è autoincazzatura per il fatto che non ho prenotato le ferie per tempo e ora ci vorrebbe un mutuo per farle…

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