It's oh so quiet….

Passo una domenica impigiamita sul dondolo, con contorno pomeridiano di Sanremo-postumi, i miei masochismi mentali stanno toccando il minimo storico, peggio di quando mi impoltronivo sul Grande Fratello – ma da quello son guarita, e dovevo pur crollare sotto qualche altra amenità.

Mi vengono a trovare a casa per ringraziarmi di aver donato tre biglietti per Allevi la sera prima – io non intendevo donare, ma rivendere a prezzo di costo, non sono stata sufficientemente chiara, oppure gli altri hanno avuto faccia tosta sufficientemente sperimentata, in ogni caso me la son presa in quel posto un’altra volta, e nemmeno per intero: mi hanno regalato un dvd per ringraziarmi dei posti in quarta fila. Devo interpretarla come danno-più-beffa, o no?

Ho abbandonato le intenzioni di dare un minimo di indrottinamento musicale al mio rampollo, cosa che da parte di una mamma musicalmente ignorante potrebbe esser la scelta più saggia, il fatto è che mi son semplicemente stufata di sentirmi remare contro dall’altra "metà" del mio (bigio) cielo, e dopo uno Schiaccianoci e un Paganini ho gettato la spugna. Di Allevi qualcuno si alleviò.

Nel rigirarmi il dvd di Fiorello tra le mani, faccio analogie con un dono ricevuto a Natale, il dvd della Littizzetto, e solo dopo due ore, nel letto appunto, mi ricordo di aver fatto l’elogio di un regalo ricevuto proprio alle persone che me l’hanno fatto – meno male che almeno non ne ho parlato male.

Sono stanca, ma forse è ora di smetterla di riposare, perchè il tempo speso nel sonno non toglie stanchezza e non rende più immediati al risveglio.

Sono stanca, e a Silvia rispondo via sms che non andrò al cinema, questa sera, in realtà non è la tosse notturna a togliermi il sonno, ma il sonno ad avermi tolto voglie. Chissà, forse sto favoleggiando di baci-risveglio, e nel frattempo valuto la possibilità di un principe azzurro analista.

Sarebbe un passo avanti: l’ultima volta, per riscuotermi dal torpore, ho voluto un uomo che mi ha fatta a pezzettini, psicologicamente e fisicamente. Purtroppo però, di questo martirio non sono stanca, e ho spesso malsana mancanza. 

Precedente Un venerdì tra donne e banchieri Successivo La toilette dei pettini volanti

11 commenti su “It's oh so quiet….

  1. è incredibile come la tua malsana mancanza sappia essere musicale. che lo snobbato allevi abbia comunque lasciato traccia? o sarà stato sanremo??

    prish

  2. Prish, non mi merito il tuo apprezzamento.. scrivo senza dire, le mie parole sono espressioni senza senso, e soprattutto non riscuotono, né me, né chi annoio…

  3. agnès, che palle però. sono 84 anni che dici che annoi e stufi, eppure c’è chi è sempre qui, e chi – pure – bagnava le piante quando eri ferie…

    giac

  4. Che bellino qui!

    Approdo per il tramite di montgolfiero

    e dico che sanremo l’ho visto un bel po’ e che insomma bisogna essere completi.

    E la tattica dei biglietti per Allevi, mi sembra geniale:))

  5. giacosa, è che son fatta così: mi lamento sempre… invece che bagnarmi le piante bisognerebbe sapermi zittire.

  6. Qualche chiave (di violino) ad un rampollo bisogna pur darla. Allevi è un Jarrett di più facile ascolto, e poi è un ragazzo dalla personalità accattivante. Per Caikovskij e Paganini c’è tempo. Io, ad esempio, sono arrivato a capirci qualcosa solo dopo i trenta…

    Sul riposo fai le mie medesime considerazioni: dormire non serve a niente, i demoni continuano imperterriti a scavare buchi. Per questo ci si risveglia ancora più stanchi. Meglio distrarli: un libro, un film, della musica. I miei hanno posato la pala da quando ho deciso di rivedere James Bond.

    Ciao Agnès.

  7. Prish, non so come ma il tuo ssshht mi ricorda quello dolce e denso della canzone di Bjork. E’ come una cioccolata calda, uno zittire per gustare..

  8. Agnés chissà se le “maniere forti” possano su di te più dell’acqua e della cura ai fiori! Se ne fossi certa ci proverei. Se non temessi di ferire, credimi, ti massacrerei :))

    Presumo che la vena malinconica all’ennesima potenza favorisca belle frasi ma ho l’ardire di credere che qualche spruzzata di gioia farebbe esplodere creatività decisamente più soddisfacente…per te prima ancora per gli altri. Sai, con il tempo è bello cambiare no?! Altrimenti si rischia che la noia diventi NOIA.

    Volontarie frustate fintamente non affettuose a parte, ti offro un’occasione di “divertimento”: sabato 29 marzo serata all’irene art café. Prendere o lasciare Agnés, non te ne pentirai.

    Kiss

    Irene

  9. beh forse senti la mancanza di qualcuno migliore di quello passato, che ti tiri fuori da questi appoltronamenti sanremesi. In bocca al lupo.

I commenti sono chiusi.