Trasparente

Gli echi di un mondo antecedente i social network adesso sono volti di belle donne con rossetto rosso, nome e cognome.
Le cassiere del supermercato, il venerdì, hanno i capelli gonfi di parrucchiere e le unghie ricostruite.
La sera, al bar, soccombo alla stanchezza mentre mi lascio sopraffare dal disagio.
Non so chi sono e cosa voglio, mi sento trasparente, e mi concedo un'ombra tremolante intorno a questo e quel mondo, senza riuscire a sopravvivere a nessuno dei due.

Precedente Una rosa blu Successivo Ali

4 commenti su “Trasparente

  1. anonimo il said:

    tanto più siamo convinti di essere trasparenti, tanto più non lo siamo…

  2. anonimo il said:

    secondo me nessuno ha capito… c'è una linea sottile.. cosa pensi di fare? da che parte vuoi stare? (Ligabue) è la prima cosa che ho pensato leggendo.. e così la scrivo.. mi sembra calzi…

I commenti sono chiusi.