Le tre età della donna

Le tre età della donna è’ il titolo dell’opera di Klimt che è stata tagliata, incollata e sistemata perbenino nel riquadro del “campanello” di questa nuovo appartamento-blog.  A tal proposito, volevo consigliare a chi vuole ancora inscatolare e trasferire i propri blog-ricordi da Splinder-canto-del-cigno, il servizio “SPLINDER TRASLOCHI” che è efficiente, veloce, cortese e… non rompe nemmeno un bicchiere nel trasferimento!

Riflettendo un po’ più con calma su questo trasloco, affidato con successo per mancanza di tempo, mi sono resa conto che Marco, la persona che ha sopportato le mie paturnie senza fiatare ai miei “il pianoforte nell’angolo a destra…. lo scrittoio invece nel corridoio a sinistra… i libri puoi metterli in ordine alfabetico?” ha DICIASSETTE ANNI….

Non mi ero resa conto, insomma, quando uno mette nell’indirizzo mail il numero 95 magari è ovvio che sia la sua leva, ma io ero svanita e la nuova maternità non è che mi abbia donato memoria e acume…  Insomma, ragionandoci su ho realizzato che il ragazzo potrebbe essere mio figlio, frequenta la scuola che ha fatto mio nipote, classe 1991, fisicamente gli somiglia, ma…..

Mentre mio nipote scaldava le sedie del mio ufficio senza essere della minima utilità, e in un attimo di confidenza ha candidamente dichiarato di non aver comprato i libri di quinta per dimostrare di poter passare la maturità senza fare una benemerita cippa, insomma, mentre quella “schiena dritta” di mio nipote si guadagnava il soprannome di FATIGA con cui ormai tutti lo appellano, Marco studiava il modo di aiutare i poveri splinderiani senza tempo, senza pazienza o poveri di acume informatico, e ad un prezzo irrisorio ha avviato una sua attività web.

Alla faccia dei bamboccioni, degli sfigati, degli sfaticati e dei ragazzi senza meta e senza aspirazioni…

Il mio trasloco, così, è compiuto. Non mi resta che personalizzare la casa con qualche vaso e togliere ogni tanto la polvere… Insomma, quello che fanno le signore di mezza età (glom) dopo aver ringraziato, offerto un caffè e magari una piccola la mancia al ragazzo che ha portato su e sistemato l’ultimo scatolone…

Spero soltanto di non esser vista come la nonnina della pubblicità del Fast Food che lascia le monete al nipote dicendo “e porta a cena la tua ragazza”…. Altrimenti la mia intenzione di immedesimarmi nella mamma Klimtiana sarebbe stata vana, e mi costringerebbe ad allargare il quadro alla sua originaria interezza, aggiungendo la vecchina ingobbita che mi rifuto, per ora, di considerare!!!!

Precedente Interazioni Successivo Il tempo delle mele

4 commenti su “Le tre età della donna

  1. Tutto quello che hai scritto l’ho pensato anche io, ma proprio tutto! e ti confesso che conoscere Marco alla vigilia di questo 2012 mi è sembrato tanto tanto di buon auspicio per il futuro, per questo futuro in cui io sarò una signora di mezza età…. glom….!!

  2. Una cosa l’ho imparata trascinando mobili e mobilia di qua e di la:
    bisogna stare molto attenti alle cosidette “donne di mezza età”.
    Colpiscono al cuore.

    Grazie per il tuo bellissimo articolo
    Marco

    PS:
    mi sono tenuto stretto perchè con il magone rischio di scrivere cavolate

  3. Nella mia vita internettiana ho dovuto fare diversi traslochi e, nel marasma, qualcosa è sempre andato perduto. Trovacinema e Kataweb non esistono addirittura più, perciò ho dovuto provvedere al salvataggio di tutti i miei files sul pc (fatica improba). Per non dire che pure un paio di pc hanno tirato le cuoia in maniera cruenta e il recupero del mio archivio è stato quasi miracoloso… Insomma, tutto un last minute rescue.

    Ad ogni modo, spero che la nuova casa ti invogli a scrivere ancora. Fallo giusto per i tuoi lettori… 🙂

    Un abbraccio.
    Pim

  4. Buonasera Agnès
    ti ho letta nello spazio SPLINDER TRASLOCHI che interagivi con Marco e ho pensato di venire a bussare alla porta della tua nuova casa, visto che l’uscio era semiaperto sai come si fa in questi casi no? Ho provato a chiamarti un paio di volte ma niente tu non rispondevi forse stai in fondo del corridoio… allora con timore e discrezione ho messo dentro prima il naso e poi un piede, un passo e un altro… mi sono guardata intorno e ho trovato un ambiente così confortevole che non potevo ritornare indietro e uscire senza almeno lasciarti un messaggio di complimenti. Ops … scusa, io sono una che ha la tastiera logorroica credo mi somigli 🙂
    Complimenti per il post dedicato all’impegno e alla pazienza di Marco… eheheh si diciamo che più di tutto devo aver testato la sua pazienza e ha superato a pieni voti l’esame. Ho un figlio prossimo a diciotto anni e il soprannome FATIGA non gli starebbe male. Forse il confronto, comunque la consapevolezza che ci sono giovani che seguono con impegno tante attività, ho visto in Marco il simbolo di un futuro anche per noi di mezzetà. Bene … ora è meglio che richiuda piano la porta alle mie spalle.
    Un saluto
    Micol

I commenti sono chiusi.